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Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC): comprendere e affrontare ossessioni e compulsioni

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​Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è caratterizzato dalla presenza di ossessioni (pensieri, immagini o impulsi intrusivi e ricorrenti, che generano ansia e disagio) e compulsioni (azioni o rituali ripetitivi messi in atto per ridurre temporaneamente quell’ansia).

Chi ne soffre sa bene quanto questi meccanismi possano diventare faticosi: più si cerca di controllare i pensieri, più sembrano tornare; più si compiono rituali, più diventano necessari, fino a occupare gran parte della giornata.

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Come si manifesta il DOC

Il disturbo può assumere molte forme, tra le più frequenti:

- controlli ripetuti (porte, gas, oggetti in ordine);

- timore eccessivo di contaminazione, con lavaggi o pulizie prolungate;

- pensieri intrusivi legati a colpa, danno o temi religiosi/morali;

- bisogno di simmetria o perfezione, con azioni ripetute fino a sentirle “giuste”.

Sebbene ogni persona viva il DOC in modo diverso, il nucleo comune è sempre lo stesso: un ciclo di ansia, controllo e sollievo temporaneo, che però mantiene e rafforza il problema.

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Il percorso terapeutico

In terapia lavoriamo per:

a) riconoscere il ciclo ossessione-compulsione, comprendendo come si mantiene;

b) creare spazio tra pensiero e azione, riducendo gradualmente la necessità dei rituali;

c) imparare a tollerare l’incertezza, senza cercare sempre conferme o rassicurazioni;

d) sviluppare maggiore flessibilità, per ritrovare tempo ed energie nella vita quotidiana.

Integro strumenti della psicoterapia cognitivo-comportamentale (in particolare esposizione con prevenzione della risposta), della Acceptance and Commitment Therapy (ACT) e di altri approcci evidence-based, senza applicare protocolli rigidi. Ogni percorso è adattato alla persona e costruito insieme, rispettando i suoi tempi e le sue risorse.

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Ritrovare libertà nella vita quotidiana

Il lavoro terapeutico non punta a eliminare del tutto i pensieri intrusivi, che in realtà fanno parte della mente umana, ma a cambiare il rapporto con essi. Questo significa ridurre l’impatto che hanno sulla vita, togliere forza ai rituali e recuperare spazi di libertà.

Molte persone, lungo il percorso, scoprono di poter affrontare situazioni che prima evitavano, di ritrovare fiducia nelle proprie capacità e di avere più tempo ed energia per le relazioni e i progetti personali.

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